DEGUSTAZIONI BENDATE: IN PISTA TUTTI I SENSI…TRANNE LA VISTA!

Igor Bozza

La vista rappresenta uno dei sensi più importanti per l’umanità, ma talvolta il suo “potere” è sopravvalutato.
Ciò accade anche nel mondo del vino e in questo articolo proveremo a condividere alcune considerazioni a riguardo.

CHIUDI GLI OCCHI

Hai mai provato a chiudere gli occhi prima di degustare un vino? Per prima cosa avvicina il bicchiere e attiva tutti i tuoi sensi, meno la vista ovviamente!
Non stiamo parlando di “degustazioni alla cieca” dove si assaggia il vino senza vedere l’etichetta, esercizio ottimo per chi intende migliorare la sua competenza in materia di vino; bensì di altri tipi di esperienza che toccano il sottile velo tra scienza, enogastronomia e arte.

LE ORIGINI

L’obiettivo primario delle degustazioni bendate è, a detta del Dottor Hoby Wedler, wine educator con un Dottorato di Ricerca in Chimica e creatore di queste esperienze, sperimentare un più profondo utilizzo dei sensi durante la degustazione.
Il dottore, non vedente dalla nascita, ha deciso di analizzare l’utilizzo dei sensi nel percepire e registrare le informazioni attorno a noi: l’umanità percepisce il 100% delle informazioni per l’85-90% grazie alla vista, un grande limite a scapito degli altri sensi.

Il Dottore in un evento del 2022, wine2wine Business Forum 2022, ha spinto a sperimentare una nuova forma di alfabetizzazione sensoriale basata sulla capacità di recepire dati da tutti e cinque i sensi, di analizzarli e trarne conclusioni logiche. Nello specifico il team di Hoby ha bendato i partecipanti, invitando gli stessi a preparare il proprio vocabolario aromatico con l’aiuto di specifici campioni di aromi capaci di definire i termini del vocabolario olfattivo (come un dizionario fornisce le definizioni delle parole nel linguaggio scritto e parlato).
Dopo questo primo “viaggio di scoperta” (eh sì, è proprio il caso di dirlo), l’esperienza si è conclusa con una degustazione in gruppo di quattro vini annusati, assaggiati e analizzati nel dettaglio.

PERCHE’ “ABBANDONARE” LA VISTA A FAVORE DEGLI ALTRI SENSI?

Cosa meglio dell’assaggio di vino può aiutare nel potenziamento del “sentire” attraverso gli altri sensi?
Il Tatto trova il suo spazio nel palato, con la lingua e nell’intero cavo orale quando si sorseggia, qui avviene la prima decifrazione; a seguire l’Olfatto nell’individuazione dei profumi e dei sentori, ovviamente il Gusto, ma anche l’Udito. Come direte voi? Avete mai provato a focalizzare l’attenzione al suono che il vino emette mentre viene versato nel calice?

Eliminando, temporaneamente, il senso dominante della vista, l’avventore che decide di provare un’esperienza di questo tipo, nobilita i restanti quattro sensi, perfeziona l’attenzione nei dettagli, acquisisce un’incredibile comprensione dell’aroma o del sapore del vino ed è protagonista di un coinvolgimento profondo.

CONCLUSIONI

Se questo breve racconto ti ha ispirato o semplicemente incuriosito, ti invitiamo a fare una prova da COME V. Basterà chiudere gli occhi, abbandonando il senso che coglie la maggior percentuale delle informazioni inviateci da ciò che ci circonda. Dopotutto la vista regala emozioni uniche, ma anche distrazioni, in un mondo dove il vedere, ammirare e mostrare è tutto, esci dal coro e scegli il gusto, il tatto, l’olfatto e l’udito, siamo certi che il “viaggio di scoperta” che intraprenderai sarà unico.

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Igor Bozza