Platone scrisse: “Deve essere stato un uomo saggio a inventare la birra.”
Come dargli torto?
La birra disseta il palato nelle calde estati, accompagna le giornate in spiaggia e assicura veri momenti di convivialità. Ma vi siete mai chiesti quanto “vecchia” sia?
Le più antiche testimonianze scientifiche relative alla produzione della birra risalgono a 5000 anni fa, in Asia, parliamo di reperti appartenenti alla popolazione dei Sumeri. Cinquecento anni dopo, nella fascia di territorio compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate, una tavoletta assira non solo nomina esplicitamente la birra, ma addirittura il mestiere di birraio.
UN PO’ DI STORIA: le origini della birra
A seguire il Medio Oriente vide la diffusione della birra e ne è testimonianza una ricetta araba scoperta in antiche iscrizioni dove si spiegava come la materia prima usata per la sua produzione fossero i pani d’orzo germinati e cotti che fornivano il malto. Questo, sbriciolato e arricchito con acqua, produceva fermentazione alcolica spontanea diventando birra. E non un solo tipo: scure, forti, dolci, aromatiche, rosse e chiare.
Vogliamo parlare dell’antico Egitto? In questa terra la birra era denominata “zithum” e costituiva la bevanda nazionale. Studi archeologici riportano che si trattava di una birra dal gusto forte di 12° alcolici e aromatizzata con i lupini. I sudditi dei faraoni erano abituati, fin dall’infanzia, a bere questa bevanda che consideravano alimento e insieme medicina.
Nell’antica Grecia, in occasione delle feste in onore di Demetra, venivano consumate grandi quantità di birra, mentre in Italia “dobbiamo” agli Etruschi il merito di aver contagiato i Romani nell’utilizzo di questo nettare. Un esempio? Agricola, governatore della Britannia, che una volta tornato a Roma nell’83 d.C. si portò al seguito tre mastri birrai da Glevum (l’odierna Gloucester) e aprì il primo “pub” della nostra Penisola.
DAL MEDIOEVO…
Nel Medioevo la birra trova ampio spazio grazie ai monasteri che operarono un decisivo salto di qualità nella produzione della bevanda, introducendo anche alcuni nuovi ingredienti, tra i quali il luppolo. Prima della sua diffusione, infatti, le birre venivano aromatizzate con erbe, spezie, bacche e cortecce d’albero.
In Inghilterra la birra diventò una vera e propria bevanda nazionale perché garanzia in un periodo di in cui l’acqua era spesso infetta, questo perché l’acqua usata per la sua produzione veniva bollita e sterilizzata. In questa terra la birra era chiamata “ale”, prodotta dalle massaie e messa a disposizione delle feste parrocchiali, dove veniva venduta a scopo di beneficenza per la manutenzione di chiese e conventi. Perché “ale”? In Gran Bretagna il luppolo venne aggiunto tardi in contrapposizione ai prodotti continentali luppolati, detti “beer”.
Un momento storico per la produzione di birra ebbe luogo nel 1516 quando in Baviera venne promulgato il Reinheitsgebot, l’editto sulla purezza. Secondo questa legge, la birra poteva essere prodotta solamente con malto d’orzo, acqua e luppolo, bandendo qualsiasi altro ingrediente (legge vigente in Germania tuttora).
Nei tre secoli dopo la scoperta dell’America, l’Europa intera fu terra di innovazione e sviluppo in campo birraio, infatti, si andarono sviluppando numerose tipologie, tutte basate sull’alta fermentazione, l’unico sistema di produzione conosciuto. Successivamente, a partire dalla metà del 1800, vennero eseguiti studi specifici sul lievito e questo portò alla produzione della birra a bassa fermentazione, che oggi è di gran lunga la più diffusa al mondo.
MALTEUS
Magari più avanti arriveremo alla narrazione della birra “ai giorni nostri”… per adesso “accontentiamoci” di degustare una PRINCIPESCA originale chiara, tipica artigianale delle Alpi Bavaresi, a bassa fermentazione, moderatamente alcolica e maltata.
Si legge Malteus ma significa sapienza, amore e passione per una bevanda straordinaria dalle origini antichissime: la birra. Il risultato della speciale unione tra cereali, acqua, lievito e luppolo, e dell’attenta applicazione dei più sapienti metodi produttivi.
Malteus seleziona solo birre di carattere e personalità, semplicemente originali ed eccellenti. Che ne dite di venirla a provare da COME V?