Alla scoperta delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Igor Bozza

Oggi vi parliamo di un luogo che ha del magico, frutto dell’opera di viticoltori che hanno dato vita ad uno scenario unico: le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Dopo un iter iniziato nel 2008, le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono state iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale come paesaggio culturale (anno 2019).
Stiamo parlando di una vasta porzione nella provincia di Treviso comprendente la fascia collinare che dal Comune di Valdobbiadene si estende verso est fino al Comune di Vittorio Veneto, scendendo verso Conegliano.

LE TRE ZONE DELLE COLLINE DEL PROSECCO

Questo luogo, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si trova in Veneto, in una piccola area collinare della provincia di Treviso, dove l’interazione positiva tra uomo e ambiente ha creato un paesaggio culturale unico. L’area è articolata in tre zone: Core Zone, Buffer zone e Commitment zone.

La prima zona, la core zone, si estende per 9.197,45 ha, e ricomprende i territori collinari dei Comuni di Valdobbiadene, Miane, Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Follina, Cison di Valmarino, Refrontolo, San Pietro di Feletto, Revine Lago, Tarzo, Vidor, Vittorio Veneto. L’area si caratterizza per il sistema geomorfologico a cordonate, definito “hogback”, che contraddistingue la fascia collinare tra Valdobbiadene e Vittorio Veneto.
La seconda zona, la buffer zone ha un’estensione di 9.769,80 ha. Si sviluppa nei territori collinari ricadenti oltre che in tutti gli altri Comuni della core zone anche in quelli di Conegliano, Susegana e San Vendemiano. Rispetto alla core zone, vanta un paesaggio a minor pendenza.
Infine, la Commitment zone comprende un territorio vasto (Comuni di Cappella Maggiore, Colle Umberto, Codognè, Cordignano, Fregona, Godega di Sant’Urbano, Mareno di Piave, Moriago della Battaglia, Sarmede, San Fior, Sernaglia della Battaglia, Segusino, Santa Lucia di Piave e Vazzola) fatto da Comuni che hanno aderito ad un Protocollo stipulato con la Regione allo scopo di seguire un regolamento comune per la gestione, la tutela e la salvaguardia del paesaggio rurale, in particolar modo quello viticolo.

IL TERRITORIO

Quello che ci si trova davanti quando si va alla scoperta di questo ambiente è un paesaggio caratterizzato da colline, ciglioni – piccoli appezzamenti di vite su strette terrazze erbose – boschi, piccoli borghi e terreni agricoli. Un terreno che “risente” da tempo immemore della mano modellante dell’uomo che a partire dal XVII secolo ha iniziato ad utilizzare i ciglioni dando vita al particolare paesaggio a scacchiera costituito da filari di viti paralleli e verticali a pendii.

L’INTERAZIONE TRA UOMO E NATURA

Un luogo unico dove uomo e natura hanno “collaborato” nel dare vita ad un ambiente indimenticabile. Ammirare le colline durante una passeggiata in estate, oppure nel bel mezzo dell’autunno regala emozioni difficili da descrivere. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono un paesaggio viticolo derivante dall’interazione della natura e delle persone nel corso di diversi secoli. Da una parte troviamo un terreno impegnativo che è stato “adattato”, dall’altra l’uomo che ha trasformato questo territorio grazie a pratiche specifiche di utilizzo del suolo come ad esempio la gestione del vigneto a mano sui pendii ripidi; le terrazze erbose conosciute come ciglioni, che seguono i contorni del paesaggio, stabilizzando i terreni e le vigne; e il sistema di allevamento a “bellussera” sviluppato nell’area intorno al 1880.
E la natura, come risultato, offre alla vista una “scacchiera” con file perpendicolari di viti alte, intervallate da insediamenti rurali, foreste e piccoli boschi.
Se vi è venuta voglia di gustare il nettare frutto di queste lande… non vi resta che venire da COME V e farvi consigliare dal nostro Oste.

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Igor Bozza